Quel patto non scritto del 22 marzo. Il derby disperato del Milan. I 7 giorni nella storia dell’Inter

Quel patto non scritto del 22 marzo. Il derby disperato del Milan. I 7 giorni nella storia dell’InterTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 22 aprile 2024, 15:55Editoriale
di Tancredi Palmeri

Era venerdì 22 marzo, i giocatori interisti finalmente ricomponevano i ranghi ad Appiano Gentile dopo il turno con le nazionali in giro per il mondo, e Simone Inzaghi conduceva il primo allenamento al completo. L’ultima volta che gli interisti si erano visti tra loro, era stato nello spogliatoio di San Siro dopo il pareggio con il Napoli, non preoccupati per lo stop ma ancora un po’ depressi per la bruciante eliminazione contro l’Atletico. Dopo essersi spurgati della delusione europea nella pausa per le nazionali, in quel venerdì si erano trovati con nuove motivazioni, con la carica per lo sprint finale. E parlando tra di loro, guardando il calendario, si sono dati un obiettivo: mettersi nella condizione di vincere la seconda stella nel derby. Studiando il calendario, avevano realizzato come per riuscirci fosse sufficiente ottenere gli stessi punti del Milan nelle tre partite successive. E così anche si spiega la carica motivazionale che non ha fatto perdere punti contro l’Udinese, così come si spiega la prestazione contro il Cagliari progressivamente affievolitasi, consci che il Milan nel pomeriggio si fosse fermato contro il Sassuolo.

E dunque venne il giorno: su questa data i giocatori dell’Inter avevano apposto un circoletto rosso, e radio spogliatoio ce li segnala carichissimi per prendersi l’ultima partita importante della stagione, visto che qualora l’Inter non dovesse vincere comunque lo scudo arriverà per inezia.

Ma forse si sta esagerando nel disegnare il Milan come una vittima sacrificale. Al Milan tutto è perduto, fuorché l’onore, che sarà pure perso qualora arrivi la sconfitta nel derby. Mentre invece in caso di vittoria il premio massimo sarà solo aver scampato un pericolo. Per questo il Milan è una bestia disperata messa spalle al muro. E anche se Pioli ormai appare in conferenza triste, solitario y final, sono tutti i giocatori ad aver il morale in cantina. Per questo, per forza di disperazione, l’Inter dovrà stare molto attenta a maneggiare il Milan: perché quando sei disperato e non hai più niente da perdere, è lì che puoi trovare risorse insperate dettate dall’istinto di sopravvivenza.

Vincere la stella nel derby sarebbe una incoronazione storica. Ma rimane solo la modalità più intrigante, quello che conta è tutto il resto: che sia col Milan o con il Torino, stanno per succedere 7 giorni che faranno vivere agli interisti qualcosa di storico. Poco sotto una Champions League, dopo 58 anni gli interisti vedranno la vittoria di una Stella. Dopo che altri interisti dovettero attendere pure esattamente 58 anni per vedere la prima. Sarà un traguardo indimenticabile, un punto di riferimento che creerà per decenni a venire la dimensione dell’interismo: “Andiamo a vedere la foto di quando l’Inter vinse la seconda stella”.