ESCLUSIVA - Paganin: "Barcellona fuori portata. Chivu e Stankovic? Servono esperienza e progetto"

ESCLUSIVA - Paganin: "Barcellona fuori portata. Chivu e Stankovic? Servono esperienza e progetto"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 4 ottobre 2022, 15:54Esclusive
di Daniele Najjar

Difficile arrivare in condizioni peggiori ad un appuntamento così importante, fra sconfitte accumulate, infortuni di giocatori chiave ed evidenti malumori all'interno dello spogliatoio. La sfida al Barcellona di questa sera può rappresentare al tempo stesso un'occasione per l'Inter di Inzaghi: per ritrovare morale da quella che sarebbe considerabile come un'impresa ad oggi insperata.

La redazione de L'Interista ne ha parlato con l'ex difensore della Beneamata, Massimo Paganin.

Massimo, questa sfida arriva nel momento peggiore.

"Sarebbe stato un bel banco di prova a prescindere. Xavi ha riportato la mentalità del Barcellona di Guardiola per certi aspetti. Una squadra che gioca molto bene a calcio. A Monaco non meritava di perdere, il 2 a 0 non rispecchia quanto visto. Cambia poco per l'Inter, i blaugrana sono fuori portata. Nel calcio non si può mai sapere, ma qualsiasi risultato ne esca servirà comunque un certo periodo di tempo per uscire da questa situazione".

A chi o che cosa può aggrapparsi l'Inter?

"Serve solo un gioco di squadra. Se guardiamo i singoli il Barcellona ha qualcosa in più. L'Inter dovrà anche evitare di giocarsela troppo a viso aperto, più che altro per quella che è la condizione mentale della squadra: i nerazzurri concedono tanto agli avversari ora".

Serve un atteggiamento più accorto?

"Secondo me dovranno abbassarsi un po', chiudere gli spazi e provare a colpire in contropiede. Servirà poi determinazione e voglia di portare a casa un risultato importante. La sfida di oggi poi è quasi da dentro o fuori: per passare il turno il risultato di stasera diventa determinante".

Ma questo momento per l'Inter a cosa è dovuto?

"A volte viene a mancare qualcosa: fai quello che devi, ma manca la convinzione. Fanno tutto bene, manca quel qualcosa in più, la consapevolezza degli anni passati. Questo arriva anche dal mancato scudetto della scorsa stagione. Ricordo lo stato d'animo dell'Inter di Conte. Il lupo che sta in cima alla rupe non ha la stessa fame del lupo che quella rupe la deve scalare. Basta poco poi perché i risultati non arrivino. Servono tempo e pazienza. Aver perso quattro partite nelle prime 7 di campionato mette l'Inter nelle condizioni di non poter più sbagliare e non parlo di non poter più sbagliare per lo scudetto ma per il quarto posto".

Il treno scudetto è già perso?

"Io credo che oggi l'Inter debba pensare a qualificarsi alla prossima Champions League. Poi se recupererà quella che è stata la mentalità degli scorsi anni se ne accorgerà strada facendo a livello di squadra e lo vedremo anche da fuori. Per il momento l'Inter deve vedere quello che è l'immediato ovvero non perdere il treno con la parte alta della classifica. Poi il campionato è lungo e si dividerà in due spezzoni prima e dopo il Mondiale".

Un cambio in panchina servirebbe? Si è parlato di un'ex bandiera, magari Chivu o Stankovic.

"Credo che non sia una questione di affidare la panchina a un grande ex, ma serve esperienza e un progetto a lungo termine perché non si tratta di cambiare soltanto i risultati. Non si tratta di cambiare uno o due giocatori, ma di dare un gioco alla squadra e non è detto che un cambio dell'allenatore possa servire. Io ne ho vissuti tanti...".

Poi c'è il discorso economico: non è detto che l'Inter ora possa permettersi un cambio tecnico.

"Sì, esatto: l'Inter ma tutto il calcio italiano vivono un periodo particolare e non so quanto possa permettersi di mandare via l'allenatore. Ci sono davvero tante valutazioni che sicuramente la dirigenza sta facendo. Solo chi è tutto giorno con squadra può farle".

Onana merita di giocare?

"Non credo che sia giusto chiedersi se Handanovic debba o non debba giocare. Per me la questione è molto semplice: Inzaghi, in maniera molto approfondita e non superficiale, deve sapere se a livello tecnico è più forte uno o l'altro. Poi per Samir il tempo passa certo, ma anche giocasse il camerunese lui rimarrebbe il capitano ed un portiere che ha fatto la storia dell'Inter".