Inter, pile scariche e pensieri confusi. Ma guai affibbiare un peso al ko col Sassuolo

Scarica e imballata. È stata questa l'Inter del Mapei Stadium sconfitta dal Sassuolo "disperato" per la corsa salvezza. Gli uomini di Simone Inzaghi, dopo una stagione di fatiche, impegni ravvicinati e pressioni continue, hanno staccato parzialmente la spina. Esatto, parzialmente, perché come evidenziato anche dal tecnico nel post-partita la squadra ha provato a rimettere in piedi la partita.

Batterie scariche, nessun allarmismo

Feriti nell'orgoglio e dall'unico lampo accecante della serata dei Neroverdi con Laurienté, i Campioni d'Italia hanno impiegato una buona dose di volontà non solo per riportare il risultato in parità, ma per vincere. Perché il record dei 101 punti era nella testa del tecnico di Piacenza quanto in quella dei nerazzurri - come lo stesso ex Lazio ha ammesso -, e di fatto è sfumato. La stanchezza e soprattutto le scorie delle due settimane di festeggiamenti a Milano per il ventesimo scudetto della seconda stella le principali colpevoli di questo delitto a Reggio Emilia.

Hanno intaccato i meccanismi della macchina perfetta di Inzaghi, che è finita per incepparsi. Anche se, diciamolo, in un momento della stagione ormai futile. Chiaro che con un ritmo fiacco e un fraseggio scombussolato dalle imprecisioni qualsiasi squadra arroccata negli ultimi 15-20 metri abbia vita facile. Ma è altrettanto vero che un minimo di rilassamento, un allentamento della tensione, a questo punto sia fisiologico. Capita un po' ovunque, a tutti. Nelle partite mancanti l'Inter dovrà solo pensare a chiudere bene la stagione, provando a trovare nuovi stimoli per non apporre sbavature sul capolavoro annuale complessivo.