Derby-Scudetto della pressione ballerina!

Derby-Scudetto della pressione ballerina!TUTTOmercatoWEB.com
martedì 26 aprile 2022, 00:00Editoriale
di Gian Luca Rossi

Il 3-0 dell’Inter sul Milan nel Derby di Coppa Italia ha consegnato ai nerazzurri l’opportunità di giocarsi, di nuovo con la Juventus, un secondo Trofeo dopo la Supercoppa italiana, ma al tempo stesso ha messo in calendario l’ennesima partita supplementare oltre a quella che finalmente sta per essere recuperata a Bologna. Il 3-0 marchia un risultato inappellabile, ad onta di certa propaganda rossonera, andata oltre ogni decenza, come le capita un po’ troppo spesso ultimamente, perché il Milan è un’ottima squadra, psicologicamente fortissima, anche senza l’avvilente ‘disinformatia’ al seguito, ovviamente eclissatasi dopo il ghigno sardonico di Acerbi nell’occasione del gol-partita di Tonali. La prova a Roma, dove i rossoneri hanno preso tre punti in extremis sfruttando al meglio i problemi interni ed esterni della Lazio, è di ritrovata maturità, perché i tre fischioni nel Derby avrebbero stordito chiunque, ma non il Milan di Pioli, al quale andrebbero finalmente riconosciuti i meriti, anziché continuare a vederlo come semplice propaggine tecnico-tattica di Re Ibrahimovic.
Così il Milan resta primo in classifica, seppur con una partita in più dell’Inter ed è quindi il primo indiziato a vincere lo Scudetto, come minimo fino a mercoledì, quando l’Inter giocherà a Bologna.
Già l’Inter, svoltando a Torino con la Juventus, ha messo in fila 5 vittorie consecutive distribuendo gol, gioco e spettacolo. La squadra di Simone Inzaghi pare davvero tornata quella dello scorso trimestre invernale, con una difesa quasi impenetrabile, i croati Perisic e Brozovic al massimo della forma, Çalhanoğlu e Dumfries sempre più rivelazioni e, soprattutto, Lautaro, implacabile sottoporta.

Insomma se la mettiamo sulle ultime prestazioni il finale parrebbe già scritto in nerazzurro e forse è per questo che le quote dei bookmakers continuano a proporre l’Inter favorita per questo Scudetto con una forbice da 1.45 a 3.25, per me francamente esagerata.
Eppure entrambe le milanesi hanno un nemico invisibile di cui ho parlato più volte e che si manifesta quando meno te l’aspetti soprattutto davanti alle formazioni non pienamente affidabili, quali sono appunto Inter e Milan di quest’anno, giudicando il loro percorso complessivo. E’ un rivale infido di cui ho parlato più volte, tutto psicologico, che si chiama pressione, la stessa che in dieci minuti a Empoli ha tolto di mezzo il Napoli di Luciano Spalletti.
Dopo la vittoria netta sulla Roma dell’ex-Mourinho la pressione aleggiava sui rossoneri, che però andando a vincere in extremis a Roma con la Lazio l’hanno ora ribaltata di nuovo sui nerazzurri.
E’ una pressione assai ballerina, insomma!
Ora polverizziamo la feccia social dei complottisti perenni che fortunatamente nulla incidono non solo nel calcio ma anche nella vita di ogni giorno e parliamo di calcio giocato. Io l’ho sempre fatto e oggi non riesco a fare previsioni razionali su chi vince il campionato.

Mi ripeto, ma solo perché il mio pensiero sia chiaro una volta per tutte. Lo Scudetto lo vincerà comunque il più bravo, anche nel gestire la pressione e a contenerla, perché non sentirla per nulla è davvero impossibile. L’alta pressione è sconosciuta solo alle grandissime squadre, quelle affidabili per definizione. Né Inter né Milan sono infatti top-club, al di là di uomini e ruoli. Se una fosse stata capace di essere davvero superiore all’altra, anche nel restare sempre concentrata, il testa a testa si sarebbe già risolto in un senso o nell’altro da molto tempo. E invece per entrambe è un florilegio di geremiadi sui punti lasciati durante il percorso, ovviamente spacciati per gravissimi torti arbitrali, che tanto piacciono al popolo bue. Guardiamo piuttosto al calendario delle due milanesi: tanto per cominciare l’Inter ha due partite in più del Milan, tra cui la finale di Coppa Italia con la Juventus, ben venga ovviamente, anche se cade l’11 maggio, nel pieno della lotta Scudetto, quando difficilmente i giochi saranno fatti. L’altra, il recupero col Bologna, sta finalmente per togliersela di mezzo, ma deve vincerla sul campo, non sulle tabelle.
Il 1 maggio potrebbe essere una data cardine perché il Milan ospita la Fiorentina e l’Inter va a Udine, altro campo non propriamente facile. Tra l’altro mercoledì, in parallelo a Bologna-Inter, Fiorentina e Udinese recuperano la loro partita e quindi tra tutti gli unici che risposano davvero sono i rossoneri.
Poi il Milan ha due trasferte, a Verona e a Sassuolo e una partita in casa con l’Atalanta, mentre l’Inter ospita a San Siro Empoli e Sampdoria e va a Cagliari, con i sardi che non è detto siano già salvi e per di più tre giorni dopo la finale di Coppa Italia con la Juventus. Anche la Sampdoria all’ultima giornata a San Siro teoricamente potrebbe non essere salva. In effetti se a prima vista sembravano più difficili le partite del Milan con squadre che stanno nella parte alta della classifica, ora che la lotta per la salvezza si è complicata, l’Inter troverà certamente pane per i suoi denti. Quindi il calendario conta fino ad un certo punto.
Senza contare il nemico invisibile che cammina sempre al fianco di Inter e Milan ad ogni partita: la pressione, perché basta un mezzo passo falso e sono guai!