Acerbi, l'assoluzione farà giurisprudenza. Il caso sarà d'esempio per il futuro?

"Acerbi la sfanga". Titola così Tuttosport con un intento polemico, salvo poi promuovere la sentenza del Giudice Sportivo Mastrandrea, che si è ritrovato a dover decidere senza la presenza di testimonianze o prove video a supporto del caso, a differenza dei precedenti avvenuti in Serie B e in Serie C, che avevano comportato dieci turni in squalifica per Marconi (Pisa) e Santini (Padova). Quanto è accaduto, scrive il quotidiano, farà da spartiacque e farà giurisprudenza per il futuro. 

Non basta la denuncia, ma per affliggere una sanzione tanto grave (e infamante nella carriera di un calciatore) serve pure che ci sia un testimone o una prova che evidenzi il reato. Anche in questo caso viene in soccorso il giudice. Mastrandea, senza mettere in discussione la buona fede di Juan Jesus e avendo rilevato parole offensive e minacciose da parte di Acerbi, non ha trovato prova del loro contenuto discriminatorio "essendo stato percepito dal solo calciatore offeso (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale". Da qui la scelta di non procedere contro l’interista, neanche con la virata sulla "condotta gravemente antisportiva".