FIGC, lettera al Governo: dagli stadi, al betting, passando per le imposte. Ecco le richieste
Il calcio italiano lancia il suo grido d’allarme. E lo fa con un documento ufficiale che la FIGC ha inviato oggi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai rappresentanti dei Dicasteri di Economia e Finanze, Salute e Sviluppo Economico, nonché al Sottosegretario allo Sport, nel quale vengono analizzati nel dettaglio potenzialità, criticità e impatto socio-economico di uno dei settori produttivi più rilevanti del nostro Paese.
Oltre a rinnovare la richiesta dell’apertura al 100% degli stadi (luoghi all’aperto) per i possessori delle ‘certificazioni verdi Covid-19’ o, in subordine, di prendere in considerazione il concetto di ‘sedute alternate a scacchiera’ in luogo della ‘distanza interpersonale di un metro’, la FIGC ha proposto i seguenti provvedimenti al fine di creare le condizioni per un’effettiva ripresa del settore:
1. rinvio per un congruo periodo di tempo (non meno di due anni) di tutti i versamenti dovuti a titolo di imposte dirette e indirette nonché dei contributi previdenziali a decorrere dalla entrata in vigore della legge con successivo pagamento con massima rateizzazione sino a cinque anni;
2. sospensione sino al 30 giugno 2023 del “divieto di pubblicità e di sponsorizzazione”, il cosiddetto betting;
3. accesso facilitato a misure di sostegno alla liquidità delle società sportive nonché strumenti di garanzia dedicati alle società in crisi;
4. procedure dedicate di rateizzazione e di conciliazione dei debiti fiscali delle società di calcio con l'Agenzia delle Entrate;
5. utilizzabilità in compensazione dei crediti per imposte anticipate derivanti da perdite fiscali in fase di liquidazione dei debiti tributari per ritenute sui compensi erogati ai tesserati;
6. introduzione di sgravi fiscali e contributivi in relazione ai contratti stipulati con calciatori professionisti di giovane età attraverso la modalità dell'apprendistato;
7. creazione del “fondo salva calcio” attraverso la destinazione, sino al 30 giugno 2023, della quota dell’1% sul totale della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere, anche in formato virtuale, effettuate in qualsiasi modo e su qualsiasi mezzo, sia on-line, sia tramite canali tradizionali, ad un fondo gestito dalla FIGC e destinato a misure di sostegno e di ripresa del calcio nazionale professionistico e dilettantistico, della Divisione Calcio Femminile e del Settore Giovanile e Scolastico.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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