Seconda stella e rinnovo con l'Inter: il momento d'oro di Simone Inzaghi
"L’Inter di Simone, infatti, è diversa rispetto alle altre Inter scudettate: a unire Bersellini e Trapattoni prima, Mancini-Mourinho-Conte dopo c’era lo stesso animo guerriero. Erano tutte squadre schiaccianti nel fisico, pronte alla guerra - si legge sull'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport -. La squadra di Inzaghi, invece, ha trasformato quella tradizione e ha ben altra gentilezza: ricerca il gioco, insegue la bellezza, non smette mai di costruire azioni come nell’assalto finale a Udine. E poi i numeri, testardi ed inequivocabili: non c’è squadra in Europa con +60 di differenza reti".
L'Inter sa bene di avere un condottiero brillante tra le mani e vuole tenerselo stretto ed evitare tentazioni estere: "Dopo il famoso scudetto scivolato due anni fa e da esorcizzare adesso, erano arrivati pure i tormenti del 2023, ma Simone ha dimostrato di essere saldo nei nervi. A stella raggiunta firmerà il rinnovo biennale con opzione per un altro anno. Tradotto, potrebbe restare in sella fino al 2027 e in quel caso sarebbero sei stagioni consecutive sulla panchina dell’Inter, storicamente usurante per tutti", conclude la rosea.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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