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Brunelli: "Inter ancora la più forte: sarà un bellissimo campionato"

PODCAST - Brunelli: "Inter ancora la più forte: sarà un bellissimo campionato"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 10 settembre 2021, 12:42Podcast
di Alessio Del Lungo

Protagonista all’interno della trasmissione Cominciamo Bene, in onda su Radio Nerazzurra, Gaia Brunelli, commentatrice di Sky Sport, ha iniziato il suo intervento parlando della partenza di molti big dalla Serie A: "Credo che comunque il fatto che siano andati via i nomi fa dispiacere, ma il tifoso non perde mai l'entusiasmo perché l'idolo è sempre quello che arriva e mai quello che parte. Probabilmente questi calciatori avevano voglia di mettersi in gioco in campionati esteri dove ci sono parametri economici anche diversi, ma io sono più per la sostenibilità e quindi meglio così. Preferisco la competitività con 7 squadre che staranno lì e potranno vincere il campionato. In ogni caso dispiace, ma non importa perché dalla Premier League i giocatori sono arrivati lo stesso, magari non li conoscevamo così bene, ma impareremo a farlo. Abraham della Roma l'ho visto giocare ed è fortissimo... Dobbiamo essere contenti che sarà un bellissimo campionato".

I rapporti di forza sono mutati rispetto alla scorsa stagione?
"Io credo che l'Inter sia ancora la più forte. E' vero, ha perso Lukaku che è un giocatore straordinario, ma anche Dzeko è molto forte. La rosa è forse meno competitiva, soprattutto nelle seconde linee, ma ha una solidità difensiva che altre squadre non hanno. Anno scorso c'erano Lukaku-Lautaro, ora ci sono Dzeko-Lautaro con il bosniaco che a qualche anno in più del belga, quindi l'augurio è che possa reggere tutta la stagione, ma è un attaccante che la Serie A la conosce, i suoi gol li fa ed è all'altezza della competizione così come lo è Simone Inzaghi. Conte invece è un motivatore, ma è uno di quelli che sta un anno perché dopo ti toglie veramente tutto e poi è difficile stare anche il secondo... Possiamo discutere sul modo con cui è andato via, ma fondamentalmente lui un anno regge in una squadra, massimo due, poi anche gli stessi giocatori si stancano. Mancherà Eriksen, che però all'inizio era molto messo in discussione, ma ci sarà Calhanoglu, che ha fatto bene da subito e può essere all'altezza del danese. Hakimi era forse l'unico insostituibile, ma a livello difensivo l'Inter sta bene e credo sia ancora la più forte. La Juventus ha perso tutti i gol che fa Ronaldo in Serie A e per me è una gran perdita. Immagino che sia più un discorso di alleggerire l'ingaggio, lo capisco benissimo e sono assolutamente d'accordo su questa situazione".

Magari non è l'ideale perdere Ronaldo a fine mercato.
"La Juventus lo aveva preso per arrivare fino in fondo in Champions League, ma i suoi gol mancheranno. Credo che sarà proprio il personaggio a mancare perché tutti i bambini si siano molto avvicinati alla Juventus per questo motivo. Poi c'è il Milan che è rimasto più o meno come la scorsa stagione. A me piace molto Giroud, ma bisognerà vedere quanto regge perché ha un'età. Difensivamente i rossoneri hanno forse qualcosa in meno rispetto a Juventus e Inter, ma sarà un bel campionato e ci divertiremo, dimenticandoci in fretta di quelli che sono partiti".

Perché l'Italia ha vinto l'Europeo?
"Le competizioni che durano meno come l'Europeo, il Mondiale o la Champions League non vengono vinte sempre dalla più forte. Nel campionato ci sono pochi dubbi in generale, al di là dell'eccezione, ma in questi tornei qui dove si deve andare un po' di fortuna, dove bisogna trovare la combinazione giusta, trovare uno spirito di squadra e stare bene in quei pochi giorni insieme... Io credo che tutte queste componenti abbiano fatto sì che l'Italia vincesse, ma non penso che sia la squadra più forte. La Francia ci è superiore ad esempio, però siamo stati un po' fortunati visto che loro sono usciti e sappiamo come contro una Svizzera grande sorpresa. Abbiamo resistito, avuto un bel gruppo e tutti oggi non vedono l'ora di andare in Nazionale, anzi forse giocano più volentieri lì che con i loro club".

Che cosa è cambiato nel calcio femminile di quest'anno e nell'Inter Women?
"Sarà un anno di transizione molto importante perché anno prossimo il calcio femminile diventerà il primo sport di donne ad essere professionistico in Italia. Per le nerazzurre è cambiato intanto il fatto che sia arrivata Rita Guarino, che ha vinto 4 scudetti consecutivi con la Juventus ed è un'allenatrice che conosce molto bene l'ambiente e il calcio. Ha portato tante calciatrici che lei conosce come ad esempio Elisa Polli, attaccante formidabile che ancora non sta benissimo, ma sarà sicuramente decisiva quest'anno. Poi c'è Gloria Marinelli che sta facendo bene, bella campagna acquisti... E' una squadra solida l'Inter quest'anno, può dire la sua, non credo ancora per il campionato perché la vedo leggermente indietro. Avanti c'è la Juventus naturalmente e il Milan. Le bianconere non hanno fatto grandi acquisti ed hanno perso Laura Giuliani in porta, che è andata al Milan, ma è arrivato Joe Montemurro che è un personaggio pazzesco. Si tratta di un australiano di origini calabresi, e già questo la dice lunga, moglie anche lei calabrese che non vedeva l'ora di venire in Italia, entrambi sono tifosissimi della Juventus che, appena lo ha chiamato, lo ha portato subito a lasciare l'Arsenal che milita in Premier League, indubbiamente il campionato più importante a livello femminile. Poi c'è il Milan che ha fatto buoni acquisti, si sta muovendo bene, ha una bella squadra e inizia a seguire di più anche Maurizio Ganz. Vedo Juventus e Milan davanti, sotto Roma e Inter, però le nerazzurre faranno sicuramente meglio degli anni scorsi".

Cosa cambierà con l’avvento del calcio professionistico?
"L’aspetto economico. Sono convinta che via via spariranno le piccole società, come successo quest’anno con la Florentia che è stata acquisita dalla Sampdoria. Tutte le società saranno affiliate a quelle maschili. Non è detto che le piccole realtà spariscano ma bisogna vedere quanti soldi serviranno e avranno per gestire una società professionistica, mentre la Serie B rimarrà dilettante. Quest’anno dalla Serie A retrocederanno tre squadre, mentre ne saliranno solo due, con l’obiettivo l’anno prossimo di avere dieci squadre per avere un campionato all’altezza. Cambieranno anche i costi dei cartellini, le giocatrici potranno alzare i loro ingaggi. Ma qui sorge una domanda: le società quanto saranno disposte a spendere, visto che sono già in difficoltà con le maschili?. Comunque voglio essere positiva, il professionismo rimane una buona notizia. Ma bisognerà stare attenti ai costi e ai ricavi".