L'Inter esce nel migliore dei modi dalla tempesta perfetta: Inzaghi profetico sui bilanci. Ma sul caso Acerbi è mancato il BUU

L'Inter esce nel migliore dei modi dalla tempesta perfetta: Inzaghi profetico sui bilanci. Ma sul caso Acerbi è mancato il BUUTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 27 marzo 2024, 22:52Editoriale
di Ivan Cardia

Nel migliore dei modi, locuzione tanto cara a Simone Inzaghi in questa stagione da incorniciare, è forse troppo. In casa Inter, di giorni come quelli che hanno seguito il pareggio contro il Napoli, se ne sarebbe fatto volentieri a meno. Sembrava la tempesta perfetta: il caso che ha visto protagonista Francesco Acerbi, le indiscrezioni sul futuro societario sempre più complicato per Steven Zhang, gli infortuni in nazionale.

Morale della favola: contro l'Empoli, Inzaghi potrà schierare Acerbi - ci torneremo - e forse anche Yann Sommer. Il futuro della proprietà resta da scrivere, ma Zhang e la dirigenza rifilano una stoccata alle tante critiche, chiudendo in attivo la semestrale. Poteva, visti i presupposti, andare decisamente peggio.

È sembrata, in alcuni momenti, la tempesta perfetta per sporcare il campionato della seconda stella. Il capitolo più delicato, è evidente, riguarda i giorni, sempre meno, che mancano alla scadenza del finanziamento con Oaktree. Come finirà, è vero, lo sanno in pochissimi. Una cosa va detta: che il club passi di meno o no, ha in casa le migliori garanzie. La differenza, da quando la Cina ha chiuso i rubinetti, l'ha fatta soprattutto la dirigenza. Meglio ancora, la sinergia che si è venuta a creare tra i vertici e la parte sportiva. Da Marotta ad Antonello, da Ausilio a Baccin, per chiudere con Inzaghi che nella famosa anche perché sporadica invettiva pre Roma ("dove vado io aumentano i ricavi e si vincono trofei") fu profetico. Difficile pensare che, qualunque cosa succeda, si possa credere di poter prescindere da questo capitale umano di altissimo livello. Tutto sommato, anche nella tempesta si può stare tranquilli.

Del caso Acerbi non si può non parlare. L'assoluzione per insufficienza di prove, che se fossimo in ambito penale si direbbe con formula dubitativa, lascia soddisfatti a metà. La buona notizia è che si è evitato il pasticcio pilatesca di 3-4 giornate di squalifica: sarebbe stata la peggior figura possibile. Non che il nostro calcio, su un tema che è un terreno minato, ne esca molto meglio: in una direzione o nell'altra, una parola definitiva sulla questione, ancorché forse davvero impossibile, sarebbe stata preferibile. Eccezion fatta per qualche strascico polemico - pure inopportuno come chi arriva a chiedere provocatorie pene per il "bugiardo" Juan Jesus - il caso si chiuderà qui. Una cosa, è vero, è mancata: da parte di una società sempre attenta all'argomento, ci saremmo aspettati un revival della campagna BUU. Non contro Acerbi, ci mancherebbe: a dispetto dei tribunali social, nessuno sa davvero cosa abbia detto, forse neppure lui e Juan Jesus. Ma ricordare a tutti che il razzismo non ha alcuno spazio fa sempre bene.